Un sabato mattina nella Contrada dei Guardinfanti, nel cuore storico di Torino, tra torinesi doc e turisti europei.
Si passeggia a ritmi a misura d'uomo, si guardano le vetrine, si scoprono i coni-pizza dei fast-food creativi e le borse con i tasti delle tastiere dei computers dei laboratori di giovani artisti.
Ci sono anche panetterie che profumano l'aria e
vendono panini e dolcetti deliziosi, negozi di antiquariato con stampe e
lampade antiche, ristoranti della tradizione piemontese, negozi di articoli per la casa con lampadari moderni e antichi appesi in ogni angolo del soffitto, fiorai che intrigano sin dall'ingresso, negozi di lana con esperte signore che consigliano gentilmente i
filati migliori.
Poi si alza lo sguardo, si vedono stendardi gialli e blu, gerani ai piccoli
balconi di ferro battuto, murales che nascondono le pareti cieche dei palazzi
che si sono susseguiti, senza essere allineati alla via, e sembra di stare
davvero in un'epoca sospesa. Magia di una Torino che fu e che resiste
imperterrita al tempo e alle marche globalizzate.
Qui di seguito alcune istantanee della Contrada; al link, l'articolo che Rotta su Torino ha dedicato alla Contrada dei Guardinfanti.
Qui di seguito alcune istantanee della Contrada; al link, l'articolo che Rotta su Torino ha dedicato alla Contrada dei Guardinfanti.
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