Il blog di viaggi
trippando ha invitato i blogger a raccontare la propria
città 'da dentro', da veri e propri
#insiders (questo l'hashtag scelto), per suggerire ai turisti
10 cose da vedere/fare.
Da buona torinese, amo la mia città e mi piace vedere i turisti con
cartina in mano in giro per il centro;
da buona acquariana, non amo
gli stereotipi e preferisco sempre le cose lontane dal 'già detto' e
'già conosciuto'. Quindi, archiviata la pratica
Museo Egizio (il più
importante Museo Egizio del mondo dopo quello de Il Cairo e il più
antico di tutti) e
Museo del Cinema (il più alto del mondo, avendo
sede nella Mole Antonelliana), per la quale molti turisti vengono a
Torino, andiamo alla scoperta di altri gioiellini della città.
-Se
arrivate in treno, probabilmente sbarcherete a
Porta Susa, stazione
avveniristica, con una grandiosa galleria in vetro e accorgimenti
vari per il risparmio energetico; la crisi non l'ha ancora arricchita
delle previste attività commerciali, ma, sia quale sia la luce con cui arrivate,
inverno o estate, nuvole o sole, non potrete non rimanere incantati
dalla sua struttura architettonica. E' una delle
stazioni ferroviarie
moderne più belle d'Italia (e d'Europa?). All'uscita dalla stazione,
giratevi intorno: lo sguardo sarà attratto dal
grattacielo di Intesa
San Paolo, firmato da
Renzo Piano. Svetta solitario nel cielo di
Torino, ha cambiato
lo skyline cittadino e non è ancora
particolarmente apprezzato dai torinesi: provate a chiedere!
-Il
cuore pulsante di Torino è
piazza Castello. Al centro c'è
Palazzo
Madama, edificio sintesi della storia cittadina: non perdetevi
il piano nobile,
con i suo grandiosi saloni barocchi, con le
deliziose verande
juvarriane affacciate sulla piazza, con la prima sala del Senato
italiano; fate un salto
sul belvedere, da cui potrete vedere il
centro di Torino, la collina e le Alpi; non mancate di salire sulle
spettacolari scalinate juvarriane, per sapere cos'è il Barocco.
Sulla piazza si affaccia anche
Palazzo Reale, appartenente al
Polo
Reale, un singolare e affascinante percorso che unisce il Palazzo,
l'Armeria Reale, la Galleria Sabauda e il Museo d'Antichità, in uno
dei più
grandi complessi museali d'Europa. Ancora su piazza
Castello, uno dei gioielli dell'architettura barocca europea,
la
chiesa di San Lorenzo, la
più bella chiesa di Torino, con la sua
magnifica cupola guariniana. E se avete tempo, sbirciate nella
Biblioteca Reale, infinitamente bella e accogliente, grazie al
sapiente uso del legno (l'ingresso è gratuito).
-Se non siete
stanchi di Musei, in centro ce ne sono almeno
tre da non perdere
(Musei Egizio e del Cinema a parte). Vi suggerisco il
Museo Nazionale
del Risorgimento, riaperto dopo una ristrutturazione che lo ha
trasformato completamente, inserendo il Risorgimento italiano nel
contesto delle inquietudini e dei grandi cambiamenti europei; si
trova a
Palazzo Carignano, il più bel palazzo torinese,
magnifico
esempio del barocco europeo, con la sua facciata curva, che nobilita
i mattoni (davanti a Palazzo Carignano, nell'omonima piazzetta, non
mancate di assaggiare
il gelato di Pepino, una delle migliori
gelaterie torinesi). Un piccolo gioiellino generalmente dimenticato è
il
Museo d'Arte Orientale, che presenta le collezioni torinesi di
arte asiatica, dall'Iran alla Cina e al Giappone; ci sono sculture,
incisioni, pitture che non lasciano indifferenti; si trova a Palazzo
Mazzonis, in via San Domenico 11, nel cuore del Quadrilatero Romano.
Il
Museo Accorsi-Ometto, in via Po 55, conserva le collezioni
dell'antiquario Pietro Accorsi ed è un
esempio fascinosissimo di
eleganza e buon gusto; tra i suoi gioielli, la collezione di mobili
di Pietro Piffetti, con
il mobile più bello del mondo, i cristalli
di Baccarat, le porcellane di Meissen. Non rimarrete indifferenti a
tanta bellezza (e dall'elegante cortile del Museo, una magnifica
vista della Mole Antonelliana, cosa chiedere di più?). A ora di
pranzo, potete fare una pausa in uno dei tanti locali del
centro, da
Pastis, in piazza Emanuele Filiberto 9,
a
Fanfaron, in via Piave 5, dallo
street food della
Focacceria Ligure (piazza Castello 153) alle insalate e vellutate naturali di
Fiori di Gaia (via San Francesco d'Assisi 14); ma, per cambiare del tutto
genere, fate un salto a
La Deutsche Vita (via Stampatori 10), un singolare ristorante di
specialità tedesche, sempre affollato, a ricordare il
legame
speciale tra Torino e Berlino, nell'anno in cui le due città si
incontrano in un ricco calendario di appuntamenti.
-Torino non è solo il centro storico, i suoi
portici, i suoi negozi. Andiamo dunque alla scoperta di altri
quartieri. Con la metropolitana si arriva al
Lingotto, per scoprire
il primo edificio post-industriale d'Italia: la grande fabbrica della
FIAT è stata trasformata negli anni 80 in un
polo dalle molteplici
attività. I torinesi lo amano per
8 Gallery, un centro commerciale
dalle numerose proposte, i turisti soggiornano all'
Hotel NH Lingotto,
tutti frequentano il
Lingotto Fiere (sede del
Salone del Libro, del
Salone del Gusto e di tutte le più importanti fiere cittadine) e guardano al
frondoso giardino tropicale, verdeggiante anche
d'inverno, e nessuno può fare a meno della
Pinacoteca Gianni e
Marella Agnelli, che, nello Scrigno del Lingotto, custodisce parte della
collezione privata di quadri dell'Avvocato e della moglie. Se il tempo è
dalla vostra parte,
dalla pista di collaudo sul tetto, potrete godere
di
uno dei migliori panorami su Torino, Alpi comprese. A poca
distanza dal Lingotto c'è il
Museo dell'Automobile, che conserva una
delle più importanti collezioni d'auto d'Italia, con un occhio
particolare per il design italiano; tra le chicche in mostra ci sono
anche la
Lancia Flaminia presidenziale, Alfa Romeo spider, Maserati e
Ferrari. Se è ora di pranzo, accanto al Lingotto, nell'antico
palazzo di Carpano, c'è
Eataly, il primo e originale: non avrete che
l'imbarazzo dell'offerta. Nel Lingotto c'è il delizioso
Ristorante
Torpedo, affacciato direttamente nel giardino tropicale: imperdibile
nella bella stagione (d'inverno si mangia dentro!).
-Dall'altra
parte di Torino c'è la
Barriera di Milano, storico quartiere operaio
che si sta rinnovando velocemente, anche grazie all'arte.
Sul sito di Urban Barriera potete scaricare
una mappa dei murales realizzati
recentemente: ben tredici sono firmati da
Millo, artista pugliese
vincitore del concorso B.ART. I suoi
bambini dai volti enigmatici con
uno sfondo fittissimo di città, fanno capolino di tanto in tanto,
inaspettatamente, e costringono sempre a osservarli con cura, per
scoprire
nuovi dettagli nelle incredibili città che raccontano. In
Barriera c'è anche il
Museo più giovane di Torino, il Museo
Ettore
Fico, che conserva le opere dell'artista, propone mostre di artisti
contemporanei e si trova in una
location di grande fascino, una
vecchia fabbrica ristrutturata, senza però snaturarne l'identità.
-Succede la stessa cosa nell'adiacente
Parco Dora, il
primo parco
post-industriale italiano, sorto dove un tempo c'erano le grandi
fabbriche siderurgiche torinesi. Il verde ha sostituito il cemento e
rimangono solo poche
vestigia del passato industriale: il vecchio
capannone delle Ferriere Fiat, le antiche vasche dei laminatoi della
Fiat. Tutt'intorno verde,
murales coloratissimi (è stato appena
inaugurato il
mural dedicato a Bobby Sands e all'Irlanda, sulle
quattro torri di raffreddamento). Su un lato del grande Parco c'è la
chiesa del Santo Volto, la più bella chiesa contemporanea di Torino,
con un interno dalla luce calda e avvolgente, esaltata dal legno,
firmata da
Mario Botta; sull'altro lato, il
centro commerciale SNOS,
ricavato in un vecchio edificio industriale, che nella
ristrutturazione non ha perso la sua antica identità.
- Torino è
inimmaginabile senza la
Basilica di Superga. La vediamo da lontano e
ci sentiamo già a casa; da ovunque ci troviamo, alziamo lo sguardo,
la vediamo e siamo rassicurati, continua a guardarci e a volerci
bene. E' stata costruita da Filippo Juvarra per un
ex voto di
Vittorio Amedeo II, durante l'assedio di Torino del 1706. Vi si
arriva con
la Dentiera, da Sassi, e poi si viene rapiti dalla sua
grandiosa facciata barocca, dal panorama su Torino e sulle Alpi;
doveroso raggiungere la parte posteriore del complesso religioso per
rendere omaggio
al Grande Torino, che cadde qui, il
4 maggio 1949; si
trova sempre qualche tifoso assorto, che dice ciao a capitan
Valentino e a tutti i caduti.
-Ed è anche inimmaginabile senza
le
Residenze Sabaude che la circondano, come una corona di delizie.
La
Palazzina di Caccia di Stupinigi, il
Castello di Rivoli o la
Reggia di Venaria? Se potete, visitateli tutti, perché tutti hanno
qualcosa da raccontare sulle
ambizioni dei Savoia e sul loro stile di
vita. Il mio gusto personale va sempre a Stupinigi, gioiello
juvarriano del barocco europeo. [
Di ritorno a Torino, da Stupinigi,
fate una sosta allo Stadio Olimpico, che ospita il Museo dello Sport,
con i suoi mirabilia
più unici che rari, dal casco di Ayrton Senna
ai guantoni di Mohamed Alì, dalla maglia di Pelè alla bici di
Pantani. Aggiornamento: il Museo dello Sport è stato chiuso]. Di ritorno da Venaria, invece, la sosta è allo
Juventus
Stadium, in cui trovate anche il
Museo della Juventus, con i trofei e
i
mirabilia della squadra bianconera.
- Uno dei
must di Torino è
il
fiume Po, che scorre tra la città e la sua collina. Poche città
sono così verdi come Torino, intorno al loro fiume. Dal centro
potete facilmente raggiungere il
Parco del Valentino, con i suoi
sentieri che scendono fino al livello del fiume, con i suoi scorci
magnifici sulla collina, con i suoi deliziosi ristorantini (il mio
prediletto è l'
Imbarco Perosino). Nel Parco ci sono anche il
Castello del Valentino, esempio delle influenze francesi
sull'architettura barocca torinese e prediletto dalle Duchesse di
Savoia, e il
Borgo Medievale, curiosa e fascinosa
riproduzione ottocentesca di borghi e castelli
alpini, per ricreare le atmosfere medievali piemontesi. Dal Borgo
Medievale potete
tornare in centro in battello: Valentino e Valentina
passano regolarmente lungo il Po, da piazza Vittorio Veneto a
Moncalieri e offrono
viste insolite su Torino e sul suo fiume.
Imperdibile.
- Poi c'è il
must finale, quello della Torino da
cartolina. Salite sul
Monte dei Cappuccini e avrete davanti
il più
classico panorama torinese: il fiume, la città, le cupole,
sovrastate dalla Mole Antonelliana e dal grattacielo Intesa San
Paolo. Se avete fortuna, le Alpi renderanno il panorama davvero
indimenticabile. Sul Monte ci sono
la piccola chiesa di Santa Maria
del Monte e il
Museo della Montagna, il più antico del genere: sulla
sua terrazza, le Alpi si possono ammirare seguendo il loro profilo,
tracciato sulla ringhiera, con i nomi dei monti.
Le foto non contrassegnate da @rsto sono di wikipedia.
Mi piace l'idea che hai avuto di mettere cose meno famose, anche io ho seguito la stessa logica :) mi piace il fatto che tu abbia messo la stazione ferroviaria e la Barriera di Milano, sono cose che colpiscono anche me!
RispondiEliminaGrazie, La Folle, scusa se non ti ho pubblicato prima, ma i commenti mi sono apparsi solo stamattina... :(
RispondiEliminaSono contenta che ti siano piaciute le scelte che ho fatto: sono Acquario, suppongo sia per questo che mi piacciono le cose oltre gli stereotipi (il che non significa, ovviamente, che non si debba andare al Museo Egizio! ci mancherebbe! è uno dei must cittadini!). Non perderti il prossimo post, scritto sempre seguendo gli input lanciati da trippando, la prossima settimana! ;)
Ecco il tema di marzo. Ti aspetto, eh!! http://www.trippando.it/le-10-cose-da-fare-nelle-nostre-citta-e-il-tema-insiders-di-marzo/
RispondiEliminaSìì, Silvia, l'ho già visto, grazie! Ci sto già pensando da alcuni giorni e ai primi di marzo (il 5, per la precisione! :) )sarò puntuale con le ragioni per cui visitare Torino! ;)
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