Era ora, lasciatemelo dire.
In questi giorni
il
Museo Egizio è al centro di
sorprendenti attacchi per la
promozione
Fortunato chi parla l'arabo, rivolta alla comunità araba
per invitarla a scoprire il Museo con un 2x1 (si entra in 2 con 1
biglietto). Una promozione che c'era
già l'anno scorso, su Rotta su
Torino
ne avevo parlato con entusiasmo, e che, come nel 2017, durerà 4
mesi,
fino a fine marzo. Sapete già la storia: la leader di
Fratelli d'Italia
Giorgia Meloni l'ha scoperta e da allora è
iniziato un attacco al Museo e al suo direttore,
Christian Greco,
accusati di
'discriminare' gli italiani a vantaggio degli arabi; un
paio di giorni fa Meloni era a Torino, ha fatto
un sit-in davanti al
Museo Egizio, il direttore è sceso a regalarle un paio di biglietti,
le ha spiegato il senso della promozione e in tutta risposta ieri
sera Fratelli d'Italia ha fatto sapere che se arriverà al governo
licenzierà Greco (
non può farlo, il Museo Egizio dipende da una
Fondazione privata).
Pochi
minuti fa, il
Museo Egizio ha
finalmente preso posizione, con un comunicato chiaro, in cui esprime
solidarietà e apprezzamento a Christian Greco. Per quanto
questo spazio sia piccolo e per quanto possa valere: anche
Rotta su
Torino è dalla parte del Direttore, un giovane egittologo che ha
portato il Museo nella vita culturale torinese, che approfitta di
ogni occasione e di ogni data per portare i torinesi e i turisti nel
Museo, che lo ha reso di nuovo
protagonista della ricerca in Egitto
(in uno dei video che girano in rete, dice a Giorgia Meloni che il
Museo torinese è l'
unico a cui Il Cairo non ha chiesto la
restituzione del proprio patrimonio artistico; Meloni, che ha capito
tutto, gli risponde che pure l'Italia dovrebbe chiedere la
restituzione dei suoi capolavori conservati all'estero).
Il
comunicato stampa del Museo Egizio:
La presidente Evelina Christillin e il Consiglio di
Amministrazione esprimono al Direttore Christian Greco solidarietà e
piena condivisione per la gestione dell’istituzione e le operazioni
culturali condotte a partire dalla sua nomina.
La Direzione ha
dimostrato di aver saputo trasformare il Museo Egizio in un grande
ente di ricerca grazie all’implementazione della squadra e a
molteplici attività che vanno dallo scavo alla pubblicazione di una
rivista scientifica in collaborazione con musei, università e enti
di ricerca di fama mondiale.
Al contempo vi sono sempre state
attente scelte economiche e gestionali e una particolare sensibilità
verso la fruizione da parte del pubblico, che hanno portato il Museo
ad un più alto livello di professionalizzazione e a scalare le
classifiche nazionali e internazionali di gradimento.
La Direzione
ha intrapreso numerose attività di inclusione sociale che fanno
parte del progetto Il Museo fuori dal Museo, per radicarlo nel
territorio e nella società civile: a titolo esemplificativo questo
include visite da parte dello staff a coloro che non possono recarsi
nelle sale museali (ospedali e carceri); avvicinamento delle fasce
più giovani con attività dedicate a scuole e la tariffa
universitaria a 4 € per gli studenti universitari, di recente
introduzione. A queste e ad altre numerose iniziative si aggiunge uno
sconto dedicato, per tre mesi, ai visitatori di lingua araba, scelta
culturale dichiaratamente inclusiva.
Il consiglio ricorda che
l'Egitto è il luogo di provenienza delle collezioni e che come
spesso ripete il Direttore, questa istituzione "ha l'onore e
l'onere di custodire un patrimonio culturale che è di tutti e la cui
accessibilità è una priorità assoluta e una precisa responsabilità
di chi lo gestisce in piena ottemperanza all’art. 9 della
Costituzione italiana".
A fronte delle dichiarazioni di cui
sopra e in seguito alle recenti polemiche il Consiglio di
Amministrazione e la Presidente Evelina Christillin rinnovano il
pieno e unanime consenso all’azione del Direttore Christian Greco e
ricordano che in base allo statuto vigente della Fondazione spetta al
solo Consiglio di amministrazione "nominare e revocare il
direttore a maggioranza assoluta dei suoi componenti, sentito il
parere del Comitato scientifico" (art. 9).
La Presidente
Evelina Christillin aggiunge infine: "
Sostengo totalmente ogni
iniziativa del Direttore Christian Greco, con cui da quattro anni
condivido quotidianamente idee, progetti e attività. La stima e
l'affetto che mi legano a lui sono assoluti, ed è
un onore e un
piacere condividere lo sviluppo che il Museo Egizio conosce dal
giorno del suo arrivo. Il concorso internazionale con cui è stato
scelto, con professionalità e trasparenza testimonia come in Italia
i
l merito possa ancora venire premiato, e i risultati finora ottenuti
lo dimostrano con chiarezza"
.
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