In questa stagione di riscoperta dei
grandi ebanisti piemontesi del Settecento, con mostre importanti e
prestigiose, a cominciare da Genio e Maestria. Mobili ed ebanisti alla corte sabauda tra Settecento e Ottocento alla Reggia Venaria, e passando per
Da Piffetti a Ladatte al Museo Accorsi (via Po 55), merita una visita anche Pietro
Piffetti tra arte e scienza - Il restauro del planetario e le
meraviglie dell'intarsio, il nuovo allestimento preparato a Palazzo
Madama. Un allestimento davvero affascinante, soprattutto nella
Camera di Madama Reale e nella Sala delle Quattro Stagioni, dove i
mobili di Pietro Piffetti e Luigi Prinotto dialogano con Doppio sogno, le opere dell'artista torinese Elisa Sghicelli, che ha
fotografato le grandi vetrate del Palazzo lasciando che la luce, da
esse deformata, renda un po' onirica le atmosfere. E questo rapporto,
tra i capolavori dell'arte decorativa settecentesca e le immagini
sospese tra sogno e realtà, è affascinante e stimolante, un dialogo
tra epoche e stili che non lascia indifferenti. Varrebbe la pena la
visita anche solo per questo. Ma c'è un'altra ragione.
Palazzo Madama espone infatti il Planetario attribuito a Pietro Piffetti, un modello meccanico che riproduce il Sistema solare come era conosciuto all'epoca, cioè con tutti i pianeti fino a Saturno. È un'opera affascinante, tornata a noi grazie al lavoro del Centro Conservazione e Restauro La Venaria Reale, dall'Osservatorio Astrofisico di Torino (INAF) e da Infini.to - Museo dell'Astronomia e dello Spazio, Planetario di Torino. Il Planetario è in legno e avorio, può ricostruire i movimenti dei pianeti intorno al Sole e mescola, com'era la cultura dell'epoca, conoscenze scientifiche e convinzioni classiche, il sistema copernicano mescolato alle costellazioni zodiacali, segnalate con i loro simboli intarsiati nel legno. Il Planetario era utilizzato per le lezioni di fisica e astronomia del giovane figlio del duca Carlo Emanuele III, il futuro Vittorio Amedeo II.
La valorizzazione delle opere di Piffetti e Prinotto è al primo piano di Palazzo Madama, la visita è compresa nel prezzo del biglietto d'ingresso: 10 euro biglietto intero, ridotto 8 euro, gratuito per under18 e possessori delle tessere Abbonamento Musei e Torino + Piemonte Card; l'orario di apertura è dalle ore 10 alle 18, dal mercoledì al lunedì chiuso il martedì. Tutte le info su www.palazzomadamatorino.it.
Palazzo Madama espone infatti il Planetario attribuito a Pietro Piffetti, un modello meccanico che riproduce il Sistema solare come era conosciuto all'epoca, cioè con tutti i pianeti fino a Saturno. È un'opera affascinante, tornata a noi grazie al lavoro del Centro Conservazione e Restauro La Venaria Reale, dall'Osservatorio Astrofisico di Torino (INAF) e da Infini.to - Museo dell'Astronomia e dello Spazio, Planetario di Torino. Il Planetario è in legno e avorio, può ricostruire i movimenti dei pianeti intorno al Sole e mescola, com'era la cultura dell'epoca, conoscenze scientifiche e convinzioni classiche, il sistema copernicano mescolato alle costellazioni zodiacali, segnalate con i loro simboli intarsiati nel legno. Il Planetario era utilizzato per le lezioni di fisica e astronomia del giovane figlio del duca Carlo Emanuele III, il futuro Vittorio Amedeo II.
La valorizzazione delle opere di Piffetti e Prinotto è al primo piano di Palazzo Madama, la visita è compresa nel prezzo del biglietto d'ingresso: 10 euro biglietto intero, ridotto 8 euro, gratuito per under18 e possessori delle tessere Abbonamento Musei e Torino + Piemonte Card; l'orario di apertura è dalle ore 10 alle 18, dal mercoledì al lunedì chiuso il martedì. Tutte le info su www.palazzomadamatorino.it.
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