Siamo alla viglia di
Terra Madre Salone
del Gusto:
dal 20 al 24 settembre 2018, dal
Lingotto Fiere, cuore del Mercato della kermesse, a varie sedi sparse in città, comprese la
Nuvola Lavazza e
i
Musei Reali, si parlerà di cibo, di buone pratiche e di
#foodforchange, il tema guida di quest'edizione, ovvero del dovere che abbiamo di praticare una buona
agricoltura per garantirci non solo un cibo sostenibile, ma anche un
freno al cambio climatico. In questi giorni ho ricevuto
tanti
comunicati su eventi collegati al Salone o all'interno dello stesso Salone, li
ho accumulati tutti e adesso è ora di avere una
sorta di
Salone del Gusto Istruzioni per l'uso, che ho pensato di
condividere con i lettori del blog. Siete pronti?
I
Musei Reali, lo sappiamo già, ospiteranno l'
Enoteca del Salone nel
cortile e approfitteranno dell'occasione per farsi conoscere meglio
da torinesi e turisti. Ci saranno
aperture serali straordinarie il
21, 22 e 24 settembre (ore 20-23, il 21 a 3 euro, il 22 a 1 euro). Da
venerdì sera, fino a domenica pomeriggio, saranno aperte le
Cucine
Reali, che aprono spesso al pubblico, ma non sono sempre aperte,
quindi bisogna cogliere l'occasione se non si sono ancora visitate (e
sì, sono nella lista). Sabato sera, dalle ore 21 alle 22, la mostra
della Galleria Sabauda
Natura morta spagnola da Sánchez Cotán a
Goya sarà allietata da
musiche strumentali dal Rinascimento al
Barocco, che saranno proposte "in un'insolita combinazione di
strumenti antichi e moderni dall'
ensemble Canavisium Moyen Age"
spiega il comunicato stampa "Il suono del liuto, delle
percussioni e del sax si alterna alla voce dello storico dell'arte, a
disposizione del pubblico per svelare l'importanza e il significato
dei quadri esposti".
Non lontano dai Musei Reali c'è
Fiorfood, il fiore
all'occhiello della Coop, che anche quest'anno è al Salone del
Gusto,
unica impresa della grande distribuzione a riuscirci, ma,
sottolinea il comunicato stampa, con Slow Food c'è "un comune
sentire su tematiche affini a partire dal concetto chiave del cibo di
qualità a prezzi democratici". Da Fiorfood, in Galleria San
Federico, ci saranno
incontri e degustazioni, in una doppia
postazione: al primo piano, nello spazio Lux, i Laboratori del gusto,
in Galleria cibo ed emozioni si alterneranno in compagnia di
scrittori, giornalisti, chef e produttori. Gli incontri sono i
seguenti: il
21 settembre alle ore 16, il Laboratorio del Gusto
Gianni Spegis incontra lo chef Leopold Garcia Calhau. Il
22
settembre, alle ore 12.30, l'incontro
La naturalità del cibo come
libertà; alle ore 16 il Laboratorio del Gusto
Variazioni di acciuga:
Italia e Albania a confronto; alle ore 18, il Fuoriprogramma
La Festa
dei 70 anni, che celebra i 70 anni dei prodotti a marchio Coop. Gli
eventi sono a ingresso libero, tranne i Laboratori del Gusto, che
vanno prenotati su
www.e-coop.it
(da giovedì a domenica ore 16.00-17.30).
Ci spostiamo adesso al
Monte dei Cappuccini, dove il
21 settembre 2018, al
Museo della
Montagna, ci sarà una
cena delle terre alte. Alle
ore 19, nella Sala
degli Stemmi, sarà presentato il progetto
Slow Food Travel, strettamente legato a Slow Food Carinzia. Alle
ore
20.30, il ristorante del Museo ospiterà lo
chef carinziano Gottfried
Bachler, appassionato di prodotti regionali sapientemente utilizzati
in senso contemporaneo, per "sviluppare contrasti e incontri
armoniosi"; Bachler racconterà la sua montagna, vissuta
quotidianamente come gastronomo, ricercatore e sperimentatore di
sapori, fragranze e consistenze, mentre sua moglie Ingrid,
sommelière, parlerà dei vini e della birra abbinati ai piatti. Alla
presentazione dello Slow Food Travel e dello Slow Food Carinzia
interverranno Daniela Berta, Museo della Montagna, Christian Kresse,
CEO Kärnten Werbung, il nascere dell‘idea Slow Food Kärnten, Elke
Maidic, Kärnten Werbung, la Carinzia, terra del buon gusto, Eckart
Mandler, Slow Food Travel Gailtal, la cucina nelle valli alpine,
Michela Lenta, il futuro dei progetti Slow Food Travel.
La cena costa
55 euro e va
prenotata al telefono 011 660 0302; il
menù è il
seguente: Saluti dalla cucina: Sapori delle valli; Salame di agnello,
salame di cervo della Valle Metnitz, pancetta affumicata della Valle
Gurktal; burro di latte crudo e pane
(con Spumante di Pinot Nero, Wg. Nico Trippel, Maltschachersee);
Carinzia Pils, Wimitzbrauerei, Formaggio di pecora, rapa, fiori,
marmellata di pomodori verdi (con 2017 Chardonnay, Vinum Virunum, St.
Donat); Zuppa di crema di gallinacce e patatine di patate colorate,
"Da fiumi e laghi": salmerino alpino, orzo, lardo 18 mesi
(con 2012 Georgium bianco, Wg. Georgium, Fam. Gruze, St. Georgen /
Längsee); Carne di cervo rosa e maiale allevato all'aperto, 36 ore
di cottura con funghi porcini e gnocchi di pane (con 2015 Cuvée
Taggenbrunn, Wg. Riedl, St. Veit); Strudel di mele di Gravensteiner
Apfel e vari tipi di yogurt di piccole aziende agricole (con 2014
Gewürztraminer, Wg. Taggenbrunn, St. Veit / Glan e Elite 2010 di
Sauvignon, Wg. Lexer - Kegley, Karnburg).
Saranno al Salone del
Gusto anche gli amici del
Distretto del Novese, che sanno promuovere
come pochi in Piemonte le eccellenze del loro territorio. Nel
Palazzo
della Regione, che ospita diversi eventi del Salone del Gusto, con
ingresso in via Garibaldi, il Distretto si presenterà il
23
settembre 2018, dalle ore 16.30 alle 18.00 per "
un viaggio tra i
sapori e i saperi del territorio"; si potranno assaggiare così
i dolci tipici del Basso Piemonte, i baci di dama della pasticceria La
Pieve di Novi Ligure, gli amaretti morbidi della storica pasticceria
G.B.Traverso di Gavi e i canestrelletti del laboratorio italy Gourmet
di Gavi che accompagneranno una degustazione di caffè, con la
tradizionale tostatura a legna della torrefazione Ronchese di Arquata
Scrivia.
Per gli amanti del salato abbinato al grande bianco
Piemontese il Gavi DOCG, ci saranno anche la tipica focaccia novese,
la torta di riso del Panifico Kri a di Gavi e la testa in cassetta di
Gavi presidio Slow food prodotta dalla Macelleria Bertelli di Gavi.
E
al Lingotto Fiere, tra i tanti spazi da non perdere c'è questa bella novità, il
Cacao Camp, spazio di approfondimento su cacao e dintorni, con laboratori, degustazioni comparate e seminari. In
tutte le giornate del Salone del Gusto, dalle ore 15 alle 16,
l'
Istituto Internazionale Chocolier insegnerà a riconoscere,
scegliere e apprezzare il cioccolato d'eccellenza (prenotazione
obbligatoria). Alle ore 18, i produttori di spirits, bartender e
degustatori insegneranno
come abbinare al meglio il cioccolato e come
servirlo nei diversi momenti della giornata (da prenotare). Il 22
settembre, alle ore 15.30, il nutrizionista Luca De Carli e Gianluca
Franzoni insegneranno
come mangiare il cioccolato senza morire di
calorie, grazie alle tavolette con bassa percentuale di zucchero e
alle fave di cacao tostate. Il cacao può essere protagonista anche
della
dieta vegana, come spiegheranno Antonio Chiodi Latini, chef del
ristorante Vegetale Integrale di Torino, Gianluca Franzoni ed Eugenio
Signoroni (23 settembre, ore 15.30, ingresso libero). Appuntamenti di
rivendicazione femminile sono quelli in programma il 22 settembre
alle ore 12 e lunedì 24 alle 12: Estelle Konan dalla Costa d'Avorio
e le donne di Aragua racconteranno rispettivamente come sono riuscite
a fondare cooperative e associazioni per difendere le eccellenze del
cacao e per produrre cioccolato, raggiungendo così indipendenza e
uguaglianza. Le
prenotazioni vanno fatte sul sito di Domori,
it.domori.com.
Chiudo con questo evento che mi è stato appena segnalato e che trovo geniale, alla
Casa del Quartiere di San Salvario (via Morgandi 14): sempre nell'ambito di Terra Madre Salone del Gusto, il
20 settembre 2018 alle ore 20,
Cibotriste organizza
l'unico contest di cucina in cui non è necessario essere bravi (cibotriste è una pagina Facebook che raccoglie immagini di pranzi e cene normali, senza colori e decori da Instagram, insomma). "La serata
che abbiamo in mente è un momento di assoluta
convivialità e senza
nessun tipo di pressione emotiva, in cui tre coppie di concorrenti si
sfideranno in una gara di cucina con
prodotti a sorpresa, su ricette
inventate al momento. Uno scatolone ciascuna, con dentro ingredienti
comuni da aprire al momento, un tavolo, due piastre elettriche,
qualche utensile da cucina a loro disposizione, un pizzico di
autoironia, un ingrediente portato da casa (il passepartout con cui i
concorrenti si sentono a proprio agio) e la magia della vita comune
che prende piega e avvolge tutto il pubblico" spiegano i promotori.
Per saperne di più, il link è
www.facebook.com
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