Per il
New York Times e
per tripadvisor
ci sono anche
Cadice e la sua provincia tra le
mete turistiche da non
perdere nel 2019. Come non condividere:
c'è sempre una buona ragione per
andare a Cadice, la più antica città dell'Europa Occidentale, con i
suoi 3000 anni di storia (ve l'ho raccontato
in quest'articolo). Dal Carnevale alle spiagge, dal profumo del
mare nelle viuzze del centro storico alle piazze frondose in cui
arriva la
brisa, la brezza, dalla passeggiata lungo i bastioni della città
fortificata alle
tapas, da gustare nei bar davanti agli scorci
gaditani, dai tramonti sull'Oceano alle viste dal campanile della
Cattedrale, Cadice vale la pena in tutte le stagioni.
Per il
New
York Times,
tre le ragioni per cui visitare Cadice e dintorni nel
2019. Ve le segnalo tutte, perché le condivido. Al primo posto, la
gastronomia, che è sempre uno degli elementi di forza
dell'Andalusia; ci sono nuovi locali a Cadice, e al quotidiano
newyorkese sono piaciuti in particolare il Saja River, un gastrobar
in stile western, il Codigo de Barra nella plaza de La Candelaria,
una delle più belle della città, e poi, sull'altro lato della Bahía
(cosa sarebbe Cadice senza la sua Bahía?), Aponiente di Angel León,
con 3 stelle Michelin, al Puerto de Santa María, e Alevante,
ristorante dell'Hotel Meliá Sancti Petri di Chiclana de la Frontera.
Dalla gastronomia al
vino, che è la seconda ragione per cui visitare
Cadice; da non perdere il triangolo formato da Jerez de la Frontera, El Puerto de
Santa María e Sanlúcar de Barrameda, il
territorio dello cherry e della manzanilla,
delle
bodegas, dei nuovi ristoranti fortemente legati alle tradizioni
andaluse; qui, in questo territorio si mescolano l'allevamento dei
tori e dei cavalli, la coltivazione della vite, la produzione dei vini, la sperimentazione gastronomica che rende
speciale l'Andalusia,
terra di incontro di continenti, Africa,
America, Europa (è la terra dove inizia l'Europa, diceva un famoso spot della birra
Cruzcampo, rovesciando tutte le prospettive).
E poi, tra Barbate e Vejer de la Frontera, a sud di Cadice, tra le
spiagge gaditane più belle, c'è la
Fundación NMAC Montenmedio, che
ogni anno invita artisti di ogni angolo del mondo a realizzare
progetti artistici ispirati da storia, paesaggi e materiali del
territorio; si è formata così nel tempo una collezione che conserva
lavori di Marina Abramovic, Maurizio Cattelan, Olafur Eliasson,
Santiago Serra; all'interno della
finca che ospita la Fondazione c'è
anche un hotel.
L'inclusione di Cadice tra i luoghi da non
perdere nel 2019 è molto piaciuta alla stampa spagnola.
El País ha fornito così
ulteriori ragioni per visitare la città e la sua
provincia. Ed eccole qui, nel caso abbiate ancora qualche dubbio. La
prima ragione è il
Carnevale di Cadice, il più irriverente e
divertente di Spagna, che dà finalmente sfogo allo spirito salace
dei gaditani e che quest'anno si terrà dal 28 febbraio al 10 marzo;
seguono poi il
Barrio del Pópulo, il più antico della città, in cui
i resti romani convivono con i locali di musica dal vivo e tapas (
El País segnala il Pay Pau, l'Archivo de indias e il Pasaje Genovés), e
la
Cadice più habanera, ovvero quella passeggiata lungo le
fortificazioni in cui lo skyline gaditano assomiglia incredibilmente
a quello della sua gemella caraibica. Lasciando la città,
El País suggerisce di seguire gli
itinerari fenici, tra Baelo Claudia ed El
Puerto de Santa María, dove sono venuti alla luce nuove importanti
testimonianze della presenza fenicia sulla costa;
Sanlúcar de
Barrameda e l'estuario del Guadalquivir sono un'altra meta da non
perdere: Sanlúcar, cittadina di mare un tempo frequentata dagli
aristocratici e ancora oggi chic e profondamente andalusa, famosa per
le sue corse di cavalli sulla spiaggia (d'estate), possiede una gastronomia di mare da provare,
bodegas da visitare ed è la chiave di accesso al
Parque de Doñana.
Più a est, quasi dove l'Europa guarda l'Africa,
Conil, Barbate e
Tarifa sono le città della tonnare, attività plurisecolare che
attira grandi chef e che ha dato vita agli itinerari di t
apas de atún
de almadraba. In questa stessa zona, ci sono ben
tre parchi naturali
e alcune delle
spiagge più belle dell'Andalusia, bianche, lunghe e
poco frequentate; poco più in là, seguendo la costa verso oriente e
nel punto più meridionale dell'Andalusia, quasi a toccare l'Africa,
c'è
Tarifa, il paradiso dei surfisti, un tempo città d'elezione
degli
hippies di tutta Europa. Nell'interno della provincia, ci
sono i
pueblos blancos, piccole cittadine abbarbicate sulle colline
della Sierra, il cui fascino risiede negli scorci, nelle
chiese barocche, nell'artigianato tradizionale, nell'architettura
andalusa di balconi in ferro battuto, patios fioriti e strade
antiche.
C'è sempre
una bella ragione per scoprire il fascino
gaditano e per ritornare a Cadice e dintorni, in qualunque stagione, credetemi.
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