I
500 anni dalla morte di Leonardo da
Vinci ricordati non solo in Italia, ma anche nella
Francia
che vide i suoi ultimi anni e che custodisce il più famoso dei suoi
quadri,
Monna Lisa, venduto a re Francesco I (sì, nessun furto, la
Gioconda è legittima proprietà francese) ed esposto al
Museo del
Louvre, a Parigi. Un paio di giorni fa,
Atout France ha presentato le
iniziative per l'anniversario a Torino, da
De Wan (che per l'occasione ha
lanciato una serie di
foulard ispirati ai più famosi disegni di
Leonardo, potete vederli sin dalle vetrine, affacciate su piazza San
Carlo).
La
Francia invita a conoscere non solo la sua capitale,
dove l'eredità più importante di Leonardo è ovviamente la
Gioconda, ma anche, e soprattutto, i
Castelli della Loira, tra i
quali il genio toscano si mosse
tra il 1516 e il 1519, quando morì
al Clos Lucé. Lasciando l'auto a casa, per raggiungere la Francia c'è
il
TGV, che
collega Milano e Torino a Parigi tre volte
al giorno e che celebra il Leonardo francese sin dalle
decorazioni
esterne, con Monna Lisa e il Castello di Amboise; all'interno, la
vettura bar è tutta dedicata al
Leonardo milanese, con immagini del
Codice Trivulziano e la Sala delle Asse del Castello Sforzesco (con
l'
app gratuita Bepart, si possono apprezzare queste immagini con la
realtà aumentata). Orari e biglietti del TGV su
www.oui.sncf.
Arrivati a Parigi, decine di treni e intercity locali portano
nella Valle della Loira, che, racconta la Cover story del
magazine
France.fr, ha due ingressi:
Bourges, città ideale per iniziare il
tour, e
Chartres, scelta per questioni geografiche da chi arriva da
Parigi. Entrambe le città conservano
due delle più belle Cattedrali
gotiche di Francia, Santo Stefano per Bourges e Notre Dame per
Chartres (ho visto solo la seconda, in apposito viaggio da Parigi e
me ne sono innamorata, così come dei suoi dintorni); ancora,
entrambe le città sanno valorizzare sapientemente le loro
architetture con
luci scenografiche, dalla primavera all'autunno:
Chartres en Lumières illumina 24 siti cittadini, Bourges offre le
Nuits Lumières.
I Castelli di Amboise (sin) e Chambord (des)
La Loira vanta
dieci castelli, una fortezza e
una città reale. Il più famoso è il
Castello di Amboise, il
prediletto di re
Francesco I, ispirato agli edifici italiani, con
magnifici giardini, labirinti segreti fino alla Torre dei Minimi e la
tomba di Leonardo da Vinci, sepolto nella cappella di Saint Hubert,
dopo la morte a Clos Lucé, a poca distanza; ad Amboise, fino al 2 settembre, la mostra
1519, morte di Leonardo da Vinci: la costruzione di un mito, costruita intorno al celebre dipinto di
François-Guillaume Ménageot La morte di Leonardo da Vinci. A
Clos Lucé, si respirano ancora
le
atmosfere leonardesche: il suo atelier, il suo studio, la
biblioteca, tutto è stato conservato e ricostruito con cura, persino
il
Giardino di Leonardo è ispirato alla sua opera, ai suoi quadri e
ai suoi disegni; qui,
dal 6 giugno all'8 settembre 2019, sarà esposto l'
Arazzo dell'Ultima Cena, copia del celebre affresco di Leonardo, tessuto per re Francesco I e
per la prima volta esposto fuori dai Musei Vaticani.
Chambord è il castello a cui Leonardo aveva
lavorato e che non vide mai: la sua costruzione è iniziata nell'anno
della sua morte (fino al 1° settembre una
mostra ricorda
il contributo del genio toscano con disegni, dipinti, modellini); oggi è considerato
uno dei più grandiosi edifici
del Rinascimento francese, con 440 stanze, 365 camini, la scala a
doppia rivoluzione progettata da Leonardo; restaurato con cura, oggi presenta anche giardini
all'italiana e la rinascita della vigna piantata da Francesco I.
Se
Amboise parla di Francesco I,
Blois racconta ben sette re e dieci
regine di Francia, tra loro
Caterina de' Medici, curiosamente nata
nel 1519, l'anno in cui Leonardo è morto; con un fascinosissimo
scalone rinascimentale, il Castello di Blois descrive in realtà
il
passaggio di architettura, gusto e stili di vita dal XIII al XVII
secolo, sintetizzando il Rinascimento. A
Chaumont, il Castello, di
gusto rinascimentale, conta su un Parco così bello che ogni anno
ospita il
Festival Internazionale dei Giardini, diventato uno dei più
importanti del mondo: dal 1992 a oggi,
ben 700 giardini sono stati
creati nel suo spazio! Castelli rinascimentali che furono fortezze
medievali opportunamente trasformate, edifici fascinosi di torri
cilindriche e giardini magnifici, su cui
spesso ha influito il gusto
italiano, specchi di acqua in cui si riflettono cielo, architetture e
natura, in modo mai casuale. La lunga Valle della Loira comprende
anche la
Città Reale di Loches, capolavoro dell'architettura
militare francese, dove
Giovanna d'Arco convinse Carlo VII a farsi
incoronare re a Reims e dove fu detenuto
Ludovico il Moro, che qui
morì nel 1508;
Cheverny, il castello più sontuoso di tutti,
circondato da un grandioso parco, è il
modello del castello di
Moulinsart di Hergé, autore di
Tintin (e infatti il castello ospita
una mostra permanente dedicata al celebre fumetto belga).
Non solo
turismo tradizionale, per la Valle della Loira, che potete percorrere
anche
in bicicletta, grazie agli oltre
4mila km di percorsi
attrezzati; l'itinerario più famoso,
La Loire à Vélo, segue il
fiume per 900 km, debitamente segnalato (tutte le info su
www.loire-a-velo.fr). La
regione punta anche molto
sull'innovazione e sulle nuove tecnologie
per affascinare i turisti e invitarli ad approfondire la conoscenza
del suo patrimonio storico e artistico. Con
HistoPad, un particolare
tablet, i visitatori potranno conoscere sale e interni di alcuni dei
Castelli più importanti della regione e vivere vere e proprie
esperienze immersive nel Rinascimento francese.
Per tutte le
iniziative promosse dalla Francia in occasione dei 500 anni dalla
morte di Leonardo, c'è il sito
www.vivadavinci2019.fr.
Commenti
Posta un commento