Nonostante il piagnisteo strumentale per le mancate Olimpiadi Invernali 2026 (posso dire che non lo sopporto più?),
Torino è la città più visitata d'Italia,
dopo la triade Roma-Firenze-Venezia: negli ultimi 10 anni, il turismo
è cresciuto
del 33%, nei primi sei mesi del 2019
del 5%
rispetto allo stesso periodo del 2018.
Il dato è di
Federalberghi,
il risultato è netto:
Torino piace e interessa ai turisti, con o
senza Olimpiadi, con o senza grandi mostre e grandi eventi. C'è una
base di interesse, soprattutto nazionale, ma anche internazionale,
con arrivi costanti da Francia, Svizzera, Germania e Spagna (
i
benedetti voli low cost, se solo a Caselle lo capissero!), su cui lavorare per fare del turismo
una
delle voci strategiche del PIL torinese. Perché il turismo, se ben
utilizzato e valorizzato,
non genera soltanto posti di cameriere e
barista, ma richiede anche
professionisti competenti per l'arte, la
cultura, i parchi, la strategia (restauratori, storici dell'arte,
architetti del paesaggio, curatori di eventi, tour operator,
creativi, opinion maker, manager in vari settori, compresi i social).
Il mitico si può vivere di turismo, insomma, che può
contribuire al futuro cittadino.
Sono dati
utilissimi per pensare bene
i 5 anni di finali dell'ATP, che
trasformeranno Torino nella
capitale del tennis,
la più ambita dai
migliori tennisti del mondo, perché qui e solo qui, i re di
Wimbledon e del Roland Garros e di tutti i tornei più importanti, in
base al punteggio conquistato nei tornei disputati durante i dodici
mesi, si disputeranno
la corona di migliore dell'anno. Capitale
mondiale del tennis, con
dirette tv in tutte le lingue, con
giornalisti da tutto il mondo, con articoli che racconteranno
le 10
cose da fare e da non perdere a Torino durante le ATP Finals sui blog
e sulle riviste specializzate di tutti i continenti.
Come ho giàscritto,
non ho mai avuto alcun interesse per la ripetizione delle
Olimpiadi invernali, solo 20 anni dopo (il mio primo pensiero, quando
si è iniziato a parlarne è stato
"Turna?" una delle poche
parole che so in dialetto) e sono eccitata e curiosa
per 5 anni sulla
cresta del mondo, ogni dicembre. È a quell'evento che Torino deve
prepararsi
con rigore ed entusiasmo sabaudi. Che ci siano mostre
invidiabili, notti magiche dicembrine, proposte indimenticabili di
enogastronomia, creatività torinese,
che siano fuochi e droni,
perché sarà con le ATP Finals che dovremo vincere, più dei 5
campioni che incoroneremo al Pala Alpitour. Abbiamo risultati
incoraggianti dal turismo, che siano
il primo tassello da cui
partire, in vista di dicembre 2021.
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