Il Museo Accorsi-Ometto festeggia i
suoi primi 20 anni il 3 dicembre 2019, con una bella giornata di cose
da non perdere. Sarà aperto dalle ore 10 alle 22, con ingresso
libero e gratuito e senza l'obbligo tradizionale della visita
guidata. Aperte alla visita sia le collezioni permanenti che la
mostra Vittorio Corcos. Poi tanti piccoli eventi. A cominciare dal
ricordo del Presidente Giulio Ometto, recentemente scomparso, a cui
si deve il Museo nella sua attuale concezione: braccio destro di
Pietro Accorsi, Ometto ha fortemente voluto il Museo, così come era
nei progetti del celebre antiquario, e ne ha garantito la vitalità
con nuovi acquisti, mostre temporanee, eventi e conferenze.
"Un'istituzione privata che in questi due decenni ha saputo
ricavarsi, non senza fatica, un proprio spazio culturale in una città
a forte vocazione pubblica e che non ha mai smesso di essere tramite e
collante tra il pubblico e il privato nel campo dell'arte"
sottolinea il direttore Luca Mana.
Alle ore 18, una conferenza del professor Vittorio Natale illustrerà le opere della collezione medievale, che conta su una nuova serie di trittici trecenteschi e rinascimentali, provenienti dall'eredità di Giulio Ometto, e su un disegno attribuito a Francesco Salviati, raffigurante l'Allegoria dell'Arno. Subito dopo, intorno alle ore 18.30, sarà presentato il libro Residenze della Nobiltà Italiana, a cura di Fabrizio Antonielli d'Oulx, presidente di VIVANT Associazione per la valorizzazione delle tradizioni storico-nobiliari. Alle ore 19, infine, l'inaugurazione dell'installazione Wehmut-Melancholia dell'artista Luisa Valentini, nel cortile del Museo, mentre nella nuova sala dedicata all'arte gotica e rinascimentale saranno allestite le tavole di Natale, con i servizi di porcellana e le argenterie provenienti dal patrimonio di alcune famiglie aristocratiche piemontesi, in collaborazione con VIVANT.
Una festa da non perdere in un Museo piccolo e prezioso, in cui vale sempre la pena tornare e che dovrebbe avere sempre un posto negli itinerari dei turisti.
Marcello Coffermans nella nuova sala del Gotico e Rinascimento (sin) - Wehmut-Melancholia (des)
Alle ore 18, una conferenza del professor Vittorio Natale illustrerà le opere della collezione medievale, che conta su una nuova serie di trittici trecenteschi e rinascimentali, provenienti dall'eredità di Giulio Ometto, e su un disegno attribuito a Francesco Salviati, raffigurante l'Allegoria dell'Arno. Subito dopo, intorno alle ore 18.30, sarà presentato il libro Residenze della Nobiltà Italiana, a cura di Fabrizio Antonielli d'Oulx, presidente di VIVANT Associazione per la valorizzazione delle tradizioni storico-nobiliari. Alle ore 19, infine, l'inaugurazione dell'installazione Wehmut-Melancholia dell'artista Luisa Valentini, nel cortile del Museo, mentre nella nuova sala dedicata all'arte gotica e rinascimentale saranno allestite le tavole di Natale, con i servizi di porcellana e le argenterie provenienti dal patrimonio di alcune famiglie aristocratiche piemontesi, in collaborazione con VIVANT.
Una festa da non perdere in un Museo piccolo e prezioso, in cui vale sempre la pena tornare e che dovrebbe avere sempre un posto negli itinerari dei turisti.
Commenti
Posta un commento