A Trieste per il
Festival del Cinema Latino Americano, che,
iniziato ieri sera, continuerà
fino al 17 novembre 2019. Un Festival
piccolo e prezioso, portato avanti con tenacia da
Rodrigo Diaz, per
raccontare agli italiani
le inquietudini e le passioni dell'America
Latina e per fare di Trieste una delle città più apprezzate dai
latinoamericani che amano il cinema. Quest'anno il Festival è più
che mai
testa di ponte tra Trieste e il subcontinente e invita a
scoprire il capoluogo giuliano non solo in chiave mitteleuropea,
a cui siamo abituati, ma anche latinoamericana.
Trieste capitale
di Latinoamérica, lo avreste mai pensato? Eppure gli elementi non
mancano, non solo grazie al Festival curato da Rodrigo Diaz.
Dal
Museo della Comunità Ebraica "Carlo e Vera Wagner", dove
oggi hanno luogo le proiezioni della sezione
Shalom, il sentiero
ebraico in America Latina, si guarderà al subcontinente con una
bella chiave di lettura, sottolineata dal Rabbino
Ariel Haddad nella
conferenza stampa di qualche giorno fa: "L'America Latina è
stata il
Paradiso e la Terra Promessa per due mondi opposti,
i
criminali nazisti in fuga e
gli Ebrei in cerca di salvezza, che non
volevano andare in Israele". Mai pensato, ma quanto è vero! Al
Museo, oltre ai film, la possibilità di scoprire la forza e
l'identità della vivace comunità ebraica triestina.
Il
Castello
di Miramare accoglierà nel weekend del
16 e 17 novembre 2019, la
proiezione
in loop di
Maximiliano de México – Sueños de
poder di Franz Leopold Schmeizer documentario prodotto da
Messico e Austria per analizzare insieme la sconosciuta figura
dell'arciduca austriaco diventato Imperatore del Messico,
imprigionato nel racconto romantico della sua tragica fine in Europa
e nella storiografia che lo identifica come
ultimo tentativo di
colonizzazione europea in Messico. Con questa proiezione torna una
collaborazione tra Festival e Castello iniziata già lo scorso anno,
in occasione della mostra
Massimiliano e Manet, con un reciproco
scambio di riduzione di biglietti (che torna anche quest'anno:
biglietti a 3 euro per chi arriverà al Teatro Miela con un biglietto
del Castello, riduzione del 50% per chi arriverà con un biglietto
del Festival alle casse del Castello). Una collaborazione, quella tra
Castello e Festival, che proietta il primo come
testa di ponte tra
Messico e Trieste, dandogli l'opportunità di approfondire tematiche
storico, artistiche e cinematografiche in collaborazione con il
Festival; per il secondo, invece, l'opportunità di
consolidare la
propria presenza a Trieste e di offrire alla città nuove chiavi di
lettura della sua stessa storia e del suo ruolo di porto di
emigrazione e di immigrazione, di incontro di culture, lì,
nell'angolo d'Italia, unico in Europa, in cui convergono le culture latina, germanica e
slava.
Siamo abituati a vedere
Trieste come città mitteleuropea,
che ha
stregato alcuni dei più grandi intellettuali d'Europa, ma
dietro le architetture asburgiche, nelle strade strette che si
proteggono dalla bora, persino sul Molo Audace, che si protende sul
mare,
batte anche un cuore latino. Trieste è una delle città in cui
il tango è più popolare, con
otto scuole di tango, una manifestazione come il
Trieste Tango Festival, che richiama appassionati da tutta Italia,
milongas in cui triestini e turisti si
incontrano. La settimana del Festival del Cinema Latino Americano
aiuta a scoprire questo
lato sconosciuto della città, che sorprende
e che seduce.
Invita anche a
visitare il capoluogo giuliano, tra un
film e l'altro, con
HopTour: gli spettatori che si presenteranno
nell'InfoTour di via Trento 1 con il biglietto del Festival avranno
una
riduzione di 2 euro (9 euro invece di 11) per salire a bordo dei
minibus blu e arancioni: con partenza dal Molo Audace, attraversano
il
centro storico, salgono al
Colle di San Giusto, raggiungono il
Castello di Miramare e tornano poi verso il
Molo Audace, in un
percorso ad anello con 12 fermate, da cui si può scendere e salire
tutte le volte che si vuole nel corso delle 24 ore di validità del
biglietto. Un Festival piccolo, dalle risorse economiche limitate, ma
estremamente
vivace, curioso e propositivo, che
vive in simbiosi con
la città che lo ospita e
invita a scoprirla come non la
immaginereste.
Tutte le info sul Festival su
www.cinelatinotrieste.org;
su Trieste su
www.discover-trieste.it;
il tour di HopTour con il suo percorso ad anello su
.
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