Qualche
giorno fa, a pranzo con due amiche blogger, Irene Prandi di
Stuzzichevole e Alessandra Giovanile di Ricette di Cultura, per
uno di quegli incontri in cui fare due chiacchiere tra ragazze,
raccontandosi novità, idee, progetti. Su suggerimento di Irene,
siamo andate da Chez Camille, nuovo locale di gusto francese aperto
in centro. Si trova in via Bogino 4, negli stessi spazi che furono di Street Fish. E la cosa che mi ha subito piacevolmente colpito è come
lo stesso locale sia stato trasformato per dargli un'identità
diversa. Il colpo di genio è stato scoprire un'intera parete per
lasciare la muratura a vista, elemento che fa subito antico e dà una
calda idea d'accoglienza. I cubi e parallelepipedi in legno appesi
per contenere tazze, bottiglie, oggetti curiosi hanno fatto il resto.
La cucina di Chez Camille è a cura del proprietario, Diego, che in Francia si è innamorato della cucina bretone e, tornato in Italia, si è fermato a Torino, per proporre crêpe e galette arricchite di ingredienti stagionali, freschi e genuini. Quando si legge il menù ci si chiede quante volte bisognerà tornare per provare tutto, perché davvero ci sono abbinamenti che ispirano curiosità e non si sa cosa scegliere.
Alla fine, per me Nadège, la galette con misticanza, pomodorino, formaggio caprino, guacamole e salmone marinato, stessa scelta per Irene, mentre Alessandra ha preferito Sandrine (uovo occhio di bue e Tartiflette, ovvero formaggio Reblochon, patate, cipolle e pancetta). I tempi di attesa sono stati rapidi: il servizio è gentile e veloce, nonostante ci sia una sola persona in sala e nonostante a pranzo i posti al piano terra siano praticamente esauriti. La mia galette, davvero buona, unico appunto che si potrebbe fare, è la forza del formaggio caprino, che maschera gli altri sapori (sparito il guacamole) e prende il sopravvento. Ma è solo un appunto.
Al termine di un pranzo piacevole e di chiacchiere che non finirebbero mai, viene da pensare alla crêpe o alla galette da provare la prossima volta. Anche Chez Camille è un posto del cuore di Torino, in cui tornare (ed è perfettamente accessibile per tutte le tasche, la galette Nadege costa 11,50 euro).
La cucina di Chez Camille è a cura del proprietario, Diego, che in Francia si è innamorato della cucina bretone e, tornato in Italia, si è fermato a Torino, per proporre crêpe e galette arricchite di ingredienti stagionali, freschi e genuini. Quando si legge il menù ci si chiede quante volte bisognerà tornare per provare tutto, perché davvero ci sono abbinamenti che ispirano curiosità e non si sa cosa scegliere.
Alla fine, per me Nadège, la galette con misticanza, pomodorino, formaggio caprino, guacamole e salmone marinato, stessa scelta per Irene, mentre Alessandra ha preferito Sandrine (uovo occhio di bue e Tartiflette, ovvero formaggio Reblochon, patate, cipolle e pancetta). I tempi di attesa sono stati rapidi: il servizio è gentile e veloce, nonostante ci sia una sola persona in sala e nonostante a pranzo i posti al piano terra siano praticamente esauriti. La mia galette, davvero buona, unico appunto che si potrebbe fare, è la forza del formaggio caprino, che maschera gli altri sapori (sparito il guacamole) e prende il sopravvento. Ma è solo un appunto.
Al termine di un pranzo piacevole e di chiacchiere che non finirebbero mai, viene da pensare alla crêpe o alla galette da provare la prossima volta. Anche Chez Camille è un posto del cuore di Torino, in cui tornare (ed è perfettamente accessibile per tutte le tasche, la galette Nadege costa 11,50 euro).
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