Tre visite tematiche a Villa della Regina con Federico Fontana, direttore dei lavori di restauro che hanno riportato a nuova vita questa residenza sabauda adagiata sulla collina e con vista invidiabile su Torino. Un'occasione speciale per scoprire come sono stati valorizzati non solo l'edificio, ma anche il parco, i giardini, la vigna, i padiglioni barocchi. L'architetto Fontana, spiega il comunicato stampa, "conduce i visitatori alla scoperta dei giardini e del parco focalizzando l’attenzione sugli aspetti peculiari dell'intero complesso: la composizione e il significato simbolico del Teatro delle acque, che si sviluppa dallo spazio semicircolare del Cortile d'onore, o Esedra, fino al Belvedere Superiore; la destinazione agricola di parte del parco della Villa, analizzandone gli usi originari e attuali attraverso curiosità storiche e botaniche; le trasformazioni del complesso avvenute nel corso dell'Ottocento, dopo l'occupazione francese, per arriva
Torino non si ferma: il video di Eat Piemonte che dice no alla paura
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Torino non sta mai ferma dice lo slogan
più felice inventato per i Giochi Invernali del 2006 e da allora è
rimasto come un segno d'identità della città. Perché è vero, sin
da quando i Savoia l'hanno scelta come capitale del loro Ducato:
Torino non sta mai ferma, si trasforma continuamente, respira le
nuove tendenze, le fa proprie e le prepara per l'Italia. Non è stata
ferma quando ha perso la capitale e ha scoperto l'industria
automobilistica, creando, per di più, un indotto che è arrivato a
servire anche i marchi stranieri. Non è stata ferma davanti ai
cambiamenti sociali e agli arrivi di tanti immigrati, prima dalle
campagne, poi dal Sud e infine da tutti i Sud del mondo, prima con i
santi sociali, poi con i tanti progetti di integrazione e
solidarietà, che fanno dire alle nuove generazioni "non sei
torinese se non hai un po' di sangue meridionale nelle vene" (e
prossimamente "un po' di sangue extraeuropeo"). Non è
stata ferma quando la grande fabbrica ha iniziato a produrre altrove,
inventandosi nuove vocazioni nella cultura, nella ricerca,
nell'innovazione, per resistere ai venti della crisi e della
globalizzazione.
Per ricordarci che non sarà il coronavirus a
fermare Torino, c'è questo bel video prodotto e lanciato dal food blog Eat
Piemonte, uno dei più apprezzati e letti del suo settore nella
Regione. Nato da un'idea dell'imprenditore Davide Pinto (uno dei TorineSÌ di Rotta su Torino), proprietario e fondatore di Affini e
Rivendita 1 e 2, il video spiega perché Torino non si ferma,
ispirandosi a un analogo video lanciato da Milano, in questi giorni
in cui la paura sta condizionando la nostra vita. Sono chiusi i
Musei, i teatri, e i cinema, ma questo non vuol dire che non si possa
fare vita sociale: i ristoranti e i locali sono aperti e non si
prende il coronavirus frequentandoli. Se vogliamo che la nostra città
non si fermi e che le sue attività economiche non crollino,
collaboriamo anche noi: non rinunciamo a una serata al ristorante, a
un incontro con gli amici in qualche locale, ad avere il controllo
della nostra vita e delle strade di Torino.
Il video è davvero
bello e ben fatto, ritrae l'essenza di Torino e riporta una frase che
è tutto un programma: "Abbiamo fatto l'Italia, adesso facciamo
ripartire l'economia". Torino che non sta mai ferma e non
dimentica la responsabilità storica che si è assunta: l'Italia
unita. Bello anche l'hashtag, Schersuma nen, Non scherziamo, il motto
lanciato da Davide Pinto e dai suoi colleghi imprenditori.
Riprendiamoci Torino!
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