Il Lussemburgo, lo saprete, è il
primo
Paese al mondo ad avere il trasporto pubblico completamente gratuito:
che prendiate i treni, gli autobus o i tram del Granducato, non
pagherete un euro. Se a questo aggiungete la
Luxembourg Card, che,
con validità di 1, 2 o 3 giorni, garantisce l'ingresso gratuito alle
principali attrazioni culturali e turistiche del Paese (qui
la lista dei luoghi gratuiti o con ingressi ridotti), capite come
il piccolo Paese europeo, incastonato tra Francia, Germania e Belgio, possa diventare una meta turistica a prezzi ragionevoli (alberghi e ristoranti sono piuttosto cari). E con un fascino
sconosciuto: alcune dritte per scoprirlo!
Le strutture della
mobilità di Lussemburgo
La capitale si è preparata per tempo al
trasporto gratuito, dotandosi di moderne infrastrutture. Non è una battuta da film, ma il problema di Lussemburgo è davvero il traffico: nel Paese ci sono ogni giorno 200mila
transfrontalieri da Germania e Francia e le grandi strade intorno
alla capitale sono sempre intasate, con gli immaginabili problemi conseguenti di inquinamento. Di qui la scelta del trasporto gratuito e delle nuove infrastrutture. Dalla Gare Central, parte il tram, che
sfiora il centro storico e attraversa poi la valle dell'Alzette, per terminare a Kirchberg. Potrete così conoscere il volto
antico e contemporaneo della capitale, gli edifici del rinascimento
fiammingo e delle archistar del nostro tempo. Per tornare indietro,
c'è la nuova funicolare Pfaffenthal, che scende alla nuova stazione
ferroviaria: il primo treno porterà di nuovo alla Gare Centrale, nel
pittoresco fondovalle.
Foto: il tram nella capitale
L'architettura contemporanea
Da tempo
il Lussemburgo è un Paese che ha puntato sull'innovazione e non c'è
innovazione che non passi per l'architettura. Nella capitale, c'è un
intero nuovo quartiere, Kirchberg, firmato da molte archistar
internazionali: è sede di alcune delle più importanti istituzioni
europee, a cominciare dalla Corte di Giustizia; le sue torri e la sua
Filarmonica sono tra i migliori esempi di architettura contemporanea
del Benelux; da non perdere anche la recentissima nuova sede di
Ferrero, nei pressi dell'aeroporto: la sua grande hall d'ingresso è
stata pensata come omaggio alle piazze di Alba, città d'origine del
gruppo dolciario. Grandi trasformazioni in corso anche nell'area di
Ersch-sur-Alzette, dove i grandi stabilimenti siderurgici sono stati
trasformati nel Luxembourg Learning Center, la Biblioteca
dell'Università, in hotel o in studi di creatività.
Foto: La sede della Ferrero, a Findel
I Castelli
Nel Granducato, grazie anche alla sua storia intensa, ci sono
oltre 50 castelli, alcuni ancora oggi abitati e pertanto non
visitabili, se non dall'esterno. Altri sono in rovina e sono parte
suggestiva del paesaggio, sulle rocche intorno alle quali sorgono i
villaggi. Nella parte orientale del Paese, perfettamente
raggiungibile dalla capitale con treni e autobus di linea, c'è la
cosiddetta valle dei sette castelli: inizia a Mersch, comprende le
cittadine di Schoenfels, Hollenfels, Ansembour, con i suoi Castelli
vecchio e nuovo (nessuno dei due è visitabile, essendo abitati),
Septfontaines e Koerich, quest'ultimo possente e carico di storia è
oggi in rovina ed è una suggestiva visione, accanto alla chiesa
barocca della cittadina. Ma il castello più bello è a Vianden, nel
Lussemburgo orientale: di aspetto medievale, dall'alto di una roccia
domina la cittadina e l'ansa del suo fiume.
Foto: Il Castello di Vianden e la città ai suoi piedi
Le terre rosse
A sud della capitale,
e comodamente raggiungibili con i mezzi pubblici, ci sono le Terre
Rosse, così chiamate per il colore del ferro, che ha permesso
l'affermazione dell'industria siderurgica nel Paese (e l'arrivo di
tantissimi immigrati, soprattutto dal Sud Europa). Oggi, che quei
grandi stabilimenti sono abbandonati, le Terre Rosse cercano un nuovo
futuro: Esch-sur-Alzette, il capoluogo della regione e seconda città
del Lussemburgo, dotata di deliziose vie in cui barocco, neo-gotico e
art deco si incontrano, sarà Capitale Europea della Cultura 2022; nella sua periferia, il progetto Esch-Belval sta recuperando i giganteschi stabilimenti, abbandonati per
decenni, trasformati in
spazi pubblici di cultura, biblioteche e università; a Differdange gli antichi stabilimenti sono diventati 1535° Creative
Hub, centro di creatività, con studi professionali e sedi di incontro.
Foto: il Luxembourg Learning Center
La Mosella
La Mosella segna per circa 40 km
il confine tra il Lussemburgo e la Germania. Il paesaggio cambia
completamente, è quasi latino, con colline morbide, vigneti e verde,
tutt'intorno al placido fiume. Si inizia da Schengen, la città che
dà il nome al Trattato, per essere sul confine di tre Paesi, il
Lussemburgo, a cui appartiene, la Francia e la Germania, e si finisce
a Wasserbillig, poi la Mosella vira verso Oriente per raggiungere
Treviri. È la zona del turismo lento, prediletta dagli amanti
dell'enogastronomia, con i suoi hotel, le sue visite ai vigneti, le
sue cittadine che raccontano un passato romano seguito dalle
fortificazioni medievali. Un bel modo di conoscerla è la crociera a
bordo della barca MS Princesse Marie Astrid, che percorre il fiume da
Treviri fino a Schengen, offrendo diversi pacchetti e opportunità,
oltre a un paesaggio dolce e mozzafiato (qui
le info 2020).
Foto: La Mosella, nel Lussemburgo.
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