Se ne parla nei media cartacei e
digitali: come potrà uscire il mondo del turismo dall'emergenza
coronavirus? Come reinventarsi in tempi di distanziamento sociale?
Quale immagine offrire in questo periodo di quarantena, per non farsi
dimenticare e continuare a proporre la propria meta? Tutte domande
che sono ancora in cerca di una risposta. Ma le isole Faroe, piccolo arcipelago controllato dalla Danimarca, a metà strada tra le coste norvegesi e l'Islanda, hanno
trovato una soluzione originale per rimanere nella mente dei
potenziali turisti anche adesso che sono chiusi in casa.
Gli abitanti delle isole sono stati trasformati in una sorta di occhi virtuali dello spettatore davanti allo schermo: dotati di telecamera su un casco, si muovono lungo i percorsi della isole, mostrandone i paesaggi a 360° sul sito www.remote-tourism.com. Un vero e proprio turismo virtuale, con "viaggi" della durata di circa un'ora (il loro inizio è indicato con una sorta di conto alla rovescia sul sito), durante i quali il pubblico che assiste da casa può, a turni di circa un minuto, "muovere" la telecamera, indicando direzione e movimento (si può chiedere anche di correre o saltare) mediante una sorta di controller dei videogames.
Tra i viaggi proposti ci sono passeggiate lungo le scogliere, su un elicottero o a cavallo. Ho assistito a parte di un viaggio sulle colline su un cavallo, con la natura selvaggia e incontaminata, il cielo un po' plumbeo, la luce nordica, il mare all'orizzonte, voltandosi indietro. Un'esperienza curiosa e unica, come promette il sito delle Fær Øer.
"Speriamo che visitare le nostre isole remote attraverso gli occhi e il corpo di un locale possa portarti gioia e ispirazione durante questi tempi difficili - e, naturalmente, speriamo di darti il benvenuto di persona una volta che sarai di nuovo libero di viaggiare" scrivono sul sito. Il primo obiettivo, incuriosire e affascinare, lo hanno già raggiunto.
Gli abitanti delle isole sono stati trasformati in una sorta di occhi virtuali dello spettatore davanti allo schermo: dotati di telecamera su un casco, si muovono lungo i percorsi della isole, mostrandone i paesaggi a 360° sul sito www.remote-tourism.com. Un vero e proprio turismo virtuale, con "viaggi" della durata di circa un'ora (il loro inizio è indicato con una sorta di conto alla rovescia sul sito), durante i quali il pubblico che assiste da casa può, a turni di circa un minuto, "muovere" la telecamera, indicando direzione e movimento (si può chiedere anche di correre o saltare) mediante una sorta di controller dei videogames.
Tra i viaggi proposti ci sono passeggiate lungo le scogliere, su un elicottero o a cavallo. Ho assistito a parte di un viaggio sulle colline su un cavallo, con la natura selvaggia e incontaminata, il cielo un po' plumbeo, la luce nordica, il mare all'orizzonte, voltandosi indietro. Un'esperienza curiosa e unica, come promette il sito delle Fær Øer.
"Speriamo che visitare le nostre isole remote attraverso gli occhi e il corpo di un locale possa portarti gioia e ispirazione durante questi tempi difficili - e, naturalmente, speriamo di darti il benvenuto di persona una volta che sarai di nuovo libero di viaggiare" scrivono sul sito. Il primo obiettivo, incuriosire e affascinare, lo hanno già raggiunto.
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