Ho visto nascere SardegnAperta su Twitter, nei
giorni in cui era più accesa la polemica sulla libertà di movimento
turistico tra le regioni italiane. Preoccupati dal sentiment negativo
verso la Sardegna, tre professionisti sardi provenienti da turismo e
comunicazione (Tiziana Tirelli, Giovanni Murgia e Gianluigi Tiddia,
quest'ultimo magari lo conoscete su twitter come @insopportabile)
hanno lanciato #SardegnAperta, una bella campagna di comunicazione
che non sta lasciando indifferente nessuno, per sottolineare i valori
di accoglienza dell'isola mediterranea e per rassicurare i turisti.
Una campagna nata dal basso: "Ognuno
di noi ha messo a disposizione la propria competenza, io lavoro nel
turismo, Giovanni è un art director, Gianluigi parla da anni
di #sardolicesimo nei social, come @insopportabile." racconta Tiziana Tirelli.
Le slide sono quello che ha attirato la mia
attenzione su Twitter, grazie a slogan immediati come "La
Sardegna è aperta da sempre", "Qui la sicurezza non va mai
in vacanza", "Isolani, ma non isolati", "A
contatto con il mare", "Da noi le maschere sono una
tradizione" (quest'ultimo sull'immagine della Sartiglia di Oristano). "Da millenni sappiamo come stare al sicuro" (sull'immagine delle mura di un nuraghe, prime fortezze d'Europa).
Sono tutti slogan "che hanno attinenza anche con la situazione
causata dal covid-19" mi ha detto Tiziana (e da quando me
l'ha detto ho iniziato a cogliere la sottile ironia e i rimandi di
questi slogan intelligenti ed efficaci).
Tutto è stato preparato per essere condiviso e per valorizzare il racconto della Sardegna, delle sue tradizioni (i motivi decorativi dei box dei testi richiamano i ricami sardi!) e delle sue capacità di accoglienza. Più la campagna si diffonde, più raggiunge il suo scopo. Così molte aziende e molti Comuni, tra
cui Santa Teresa di Gallura, Trinità d'Agultu e Vignola, Bauladu, hanno
iniziato a personalizzare le slide, il cui uso è gratuito (bisogna scrivere a
sardegnaperta@gmail.com). "Una cosa che trovo bellissima è che nel
momento in cui un Comune aderisce alla campagna, abbatte un campanile, perché questa promozione è per la Sardegna tutta.
Riuscire a raggiungere quest'obiettivo, in un territorio piuttosto
chiuso come quello sardo, è fantastico" dice Tiziana Tirelli. L'idea della campagna ha coinvolto l'albergo Cormoran, che ha messo a disposizione le immagini delle proprie
stanze, la fotografa Daniela Zedda, che ha regalato una sua foto, il videomaker Angelo Meloni, che ha realizzato il bel
video che potete vedere anche in quest'articolo, più in alto.
Il successo di #SardegnAperta ha preso pieghe non
previste dagli ideatori, tipo la traduzione in ben tredici lingue
(italiano, sardo, inglese, francese, tedesco, spagnolo, rumeno,
danese, russo, giapponese, azero, polacco, ceco) o la presenza di veri e
propri ambasciatori nei diversi Paesi. "Ci sono stati
professionisti che ci hanno detto, 'va bene, ma di cosa avete
bisogno oltre alle traduzioni?' Sono diventati così nostri
testimonial e diffondono la nostra campagna nei gruppi e nei social
dei loro Paesi, con le slide già tradotte". Non è una cosa
bellissima, pensando che è tutto nato dall'idea di tre
professionisti, "senza alcun contributo economico da parte di
nessuno"? "È uno dei primi casi di comunicazione no profit
dal basso in Italia e forse in Europa. Un professore di
un'università inglese ci ha appena contattati perché vorrebbe fare di
#SardegnAperta un caso di studio di economia sociale" dice
giustamente orgogliosa Tiziana Tirelli.

Una campagna di
comunicazione che ha accolto tanto consenso è destinata a esaurirsi
non appena l'emergenza sarà passata o continuerà? Tirelli ha le
idee chiare: "Tutto è nato per combattere il
sentiment negativo
che c'era contro la Sardegna, il 1° luglio verrà presentata la
campagna di promozione turistica ufficiale della Regione Sardegna, è
anche chiaro che si può venire in vacanza nella nostra
isola in tutta sicurezza. Il senso di #SardegnAperta si esaurirà non appena tutto
tornerà alla normalità". Forse ha ragione lei, ma speriamo che
questa capacità di mettere insieme competenze e di raggiungere così
tanti mercati in poco tempo, generando entusiasmo e voglia di
collaborare a un obiettivo comune, ovvero la promozione dei valori
più positivi di questa Sardegna millenaria, non vada perduta e venga
valorizzata.
Da parte mia, ho sempre nei miei progetti almeno un mese
nella terra di mio padre, per perdermi nella sua bellezza, nelle sue
culture, nei suoi accenti e in tutto quello che verrà. Se potete,
visitate quest'isola di fascino inesauribile, #SardegnAperta vi fornisce tutte le ragioni per farlo.
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