Nel weekend torna alla Palazzina di Caccia di Stupinigi FLOReal, che tanto successo aveva avuto nella prima edizione, nella stessa location. Nella tre giorni, dal 7 al 9 ottobre 2022, la mostra florovivaistica, con vivaisti provenienti da ogni parte d'Italia, sarà accompagnata da un ricco palinsesto culturale. Presentazioni di libri e conferenze, proiezioni di cortometraggi e documentari, performance teatrali, mostre, laboratori e un ampio spazio dedicato alla gastronomia, con un filo comune: la natura e la sostenibilità. La mostra propone colori e profumi dell'autunno, "dal fiore più amato, la rosa, agli agrumi siciliani, le orchidee dalla Lombardia, e ancora piante succulente e carnivore, orchidee, tillandsie, piante acquatiche e rampicanti, aromatiche e tropicali, oltre a diverse tipologie di bonsai. Piante da appartamento, da secco e da sole intenso, da ombra, fioriture annuali, bulbose e graminacee. Non mancheranno varietà più stagionali come le viole, i ciclam
Tre begli eventi della Torino visionaria in un weekend: Eurovision, Utopian hours, FloReal
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Questo weekend appena terminato ha
portato a Torino tre eventi che ho molto apprezzato e che per quanto lontani tra loro, hanno un filo rosso comune: lo spirito visionario di questa città e dei suoi abitanti.
Tutto è iniziato l'8 ottobre, con l'annuncio di Torino sede dell'Eurovision Song
Contest, il programma non sportivo più visto d'Europa. Succede così che il 10, 12 e 14 maggio 2022 ci sarà su Torino un'attenzione mediatica
internazionale che ricorderà un po' le Olimpiadi Invernali e un po' le prossime ATP
Finals di novembre. La città dovrà presentarsi non solo con una macchina
organizzativa impeccabile (e in questo c'è l'esperienza adeguata), ma
anche con un bel programma culturale e turistico. Una città appassionata, entusiasta e ricca di grandi mostre,
musei aperti, ristoranti e locali che offrono il meglio
dell'enogastronomia e dell'intrattenimento locale, affinché le migliaia di persone, che arriveranno da tutta Europa con Ryanair e dintorni (finalmente la base a Caselle!), abbiano voglia di tornare. Non abbiamo
iniziato benissimo: sulle grandi piattaforme di prenotazione, i
prezzi degli alberghi per le 5 notti di maggio hanno raggiunto addirittura i 21mila euro. Speriamo non ci siano
ulteriori sorprese. E aggiungo una cosa che ho già
scritto su Twitter: non ho votato per Chiara Appendino e non ho particolarmente apprezzato i suoi 5
anni. Ma alla sindaca uscente Torino deve che il
Salone del Libro sia rimasto qui, senza compartecipazioni con
Milano (lei ha sbattuto il pugno sul tavolo), che le Finali del Tennis Maschile,
con gli otto campioni più forti del mondo, siano ospitate qui per i prossimi 5 anni (mai e poi mai baratterei questo evento con la
ripetizione delle Olimpiadi invernali: Torino inventa, non ripete),
che l'Eurovision Song Contest sia a Torino, la prima città che si è
candidata, all'indomani della vittoria dei Måneskin, quella che ha
presentato il progetto più convincente, con un video che
inorgoglisce i torinesi ovunque siano. A poche settimane dal suo
addio, grazie sindaca, non è stata una grande Amministrazione, ma
lascia tre eventi che possono essere grandi occasioni e che il suo
successore sia all'altezza.
Sempre l'8 ottobre sono andata
all'inaugurazione di Utopian Hours, una manifestazione che propone esperienze, idee e suggestioni internazionali
per il futuro di una Torino senza schemi, pregiudizi e limiti,
neanche di fattibilità. L'utopia per immaginare la città mi fa
sempre pensare a José Luis Rodriguez Zapatero, il più visionario
Presidente del Governo spagnolo, che nel discorso del suo secondo
insediamento, citò dall'ultima lettera di suo nonno, ucciso dai franchisti, una frase diventata per me maestra di vita: "Non raggiungeremo l'utopia, ma ci indicherà la
direzione". Ecco, frequentare la Nuvola Lavazza nei giorni di
Utopian Hours, fa vedere sia l'utopia sia le
direzioni che indica. E a me piacciono sempre l'ottimismo e la
freschezza delle idee: quest'anno, il tema è stato la città dei
1000 minuti, in contrapposizione alla città dei 15 minuti, che ha
tutto a portata dei suoi residenti in un quarto d'ora. Che succede se
la città è diffusa perché sono gli uomini e la loro mentalità a
essere "cittadini", e, dunque, la città è ovunque? Ho seguito diversi interventi, anche in streaming, con proposte che a volte sembravano vere utopie, ma che potrebbero poi rivoluzionare la vita. Come Magway, che immagina il trasporto dei beni attraverso una rete di tunnel sotterranei, indipendenti da ferrovie e autostrade, con vagoni che viaggiano grazie alla propulsione elettromagnetica; o come le infrastrutture da costruire per attraversare il Golfo di Finlandia e unire Helsinki a Tallinn, capitali delle nuove tecnologie e dei videogames, nel nord Europa, per cui sarebbe possibile fare colazione in Finlandia e andare a lavorare in Estonia (senza dimenticare che al fondo del Golfo, sulla riva orientale, c'è San Pietroburgo). E poi il lavoro tra
architettura, sostenibilità e natura dello studio danese SLA, le
esperienze di Carlo Ratti, la Spree berlinese dotata di spiaggia. C'è tutto un mondo che immagina il futuro e arriva poi a realizzarlo, dando un'idea
della libertà che abbiamo nell'immaginare quello che possiamo
essere, per trovare la direzione giusta ed essere,
finalmente.
Sabato 9 ottobre, ho raggiunto la Palazzina di Caccia
di Stupinigi perché ero molto curiosa di vedere FloReal, la
manifestazione dedicata a piante, giardini, decorazioni e
sostenibilità, tradizionalmente in via Carlo Alberto. Mi piaceva
l'idea di vedere colori, fiori e proposte con una reggia sabauda
sullo sfondo (l'idea del bello e dei giardini, non è in fondo nata
nelle residenze aristocratiche?) e non sono rimasta delusa. Flor è
una delle poche mostre mercato che mantengono quello che promettono, ha sempre un bel ventaglio di proposte e lascia intuire la filosofia di fondo, la sostenibilità, il rapporto armonioso con la natura, che è chiaro non solo negli stand di piante e giardini, ma anche in quelli di accessori e abbigliamento. L'idea di trasferire la manifestazione a
Stupinigi è un valore aggiunto, un ulteriore tassello nell'impegno
di Giustino Ballato, presidente della Società Orticola del Piemonte,
che organizza Flor, per arrivare a un Festival dei giardini nelle
residenze sabaude, sul modello del Festival di Chaumont, nella valle
della Loira, in Francia. La prima volta che l'ho sentito parlare di
quest'idea è stato durante la presentazione di Corollaria, la bella
manifestazione green dello scorso settembre, alla Reggia di Venaria Reale. E mi è piaciuta tantissimo, perché pochi
posti in Europa potrebbero rivaleggiare con la bellezza di Stupinigi
o di Venaria Reale per una manifestazione del genere. E mentre respiravo l'atmosfera e il successo di FloReal, pensavo che ci vogliono sempre persone con uno
spirito visionario, per fare di una manifestazione così bella la
rampa di lancio di una proposta ambiziosa e sorprendente come un
Festival dei Giardini.
E un solo weekend ha dimostrato che
fortunatamente a Torino non mancano mai i visionari (e sono sempre loro che fanno la differenza).
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