Il mio 2022 è iniziato con la terza
dose di vaccino al Cortile del Maglio e due giorni di intontimento
generale (le precedenti dosi non mi avevano dato alcun fastidio).
Superati malesseri, sorprese e feste, eccoci qui, a parlare di questo
nuovo anno e delle novità che porterà a Torino. Un anno con una
nuova Giunta Comunale, una nuova riapertenza (l'ennesima, speriamo
l'ultima), dopo aver superato la nuova ondata di covid-19; un anno
con eventi internazionali su cui Torino dovrebbe impostare strategie
di comunicazione e di sviluppo, per rendersi di nuovo attraente al
pubblico straniero.
Eurovision 2022, dal 10 al 14 maggio è l'evento dell'anno per la
città. Previsto al PalaAlpitour, porterà a Torino migliaia di
persone e, essendo l'evento televisivo più visto d'Europa, al di là
di quelli sportivi, darà alla città una proiezione internazionale
paragonabile solo a quella offerta dalle Olimpiadi Invernali e dalle
ATP Finals. Mentre la macchina organizzativa del Festival si prepara
ai diversi scenari della pandemia, in città è in preparazione un
ricco programma di eventi satelliti, per far conoscere agli ospiti la
città. Torino può essere all'alteza, non ha mai fallito eventi come
questo, non c'è ragione per cui non essere ottimisti e non gettarsi
con entusiasmo nella sfida.
ATP Finals. Al secondo anno
torinese, saranno il grande evento dell'autunno cittadino. Il primo è
stato un successo per la città, nonostante il covid abbia costretto
a ridurre la capienza del PalaAlpitour e abbia impedito lo sviluppo
dei diversi Villaggi pensati per il pubblico, causa possibili
assembramenti. In piazza Castello, nei due padiglioni appositamente
montati, la città è riuscita a dare una bella immagine di sé, con
tanti appuntamenti enogastronomici e culturali. Riusciremo a goderci
le finali del tennis maschile, finalmente liberi dalle restrizioni
anti-covid, da qui al 2025? Ma speriamo proprio di sì, i magnifici 8
(e noi) ce lo meritiamo!
Margherita di Savoia, Regina d'Italia è
la mostra che al momento mi intriga di più, tra quelle annunciate
per il 2022. Ho una passione per le Famiglie Reali e penso che Torino
dovrebbe valorizzare meglio e di più l'eredità sabauda, presente
nella sua architettura, nella sua cultura e persino nelle sue
idiosincrasie. Margherita, prima regina d'Italia, torinese di
nascita, ma impegnatissima a trasformare la monarchia piemontese in
monarchia d'Italia, e dunque pronta a frequentare le altre capitali
del Regno, a cominciare da Napoli, sarà protagonista di una mostra che analizzerà gli aspetti della sua personalità e la sua inflenza sulle donne italiane (fu la prima influencer!), a Palazzo Madama dal 17 febbraio al 26 giugno 2022.
Verde
torinese. Il 2021 ci ha portato nuovi spazi verdi in città: il
completamento del Parco Dora, il giardino pensile del Lingotto,
piccoli gioielli nati dalla creatività cittadina come il
Precollinear Park. Diventa sempre più difficile, a Torino,
progettare nuovi spazi senza prevedere angoli di verde e di
socialità, l'ultimo a memoria è in piazza Carducci. Sono una fan
del Parco Dora, del giaridno pensile del Lingotto e del Precollinear
Park, li ho praticamente visti nascere, anche se in modi diversi e
sono felice della loro integrazione, mano a mano, nella vita dei loro
quartieri. Che anche nel 2022 il verde continui a essere protagonista
nella vita di Torino.
Valentino e Valentina. Una promessa del nuovo sindaco,
Stefano Lo Russo, che si realizzerà entro il 2026, ma che prenderà
il via nel 2022. Grazie ai fondi del PNRR, Valentino e Valentina
dovrebbero tornare in funzione, a 10 anni dal loro naufragio. Per
rivederli navigare lungo il Po, sarà necessario risistemare le
banchine di attracco nelle stazioni ormai abbandonate, dal Parco
delle Vallere fino ai Murazzi, e ricostruire la darsena, per riparare
i battelli in caso di nuove piene. Valentino e Valentina porteranno
fino a 64 passeggeri e si tornerà a vedere fnalmente la città dal
suo fiume. Una promessa per il 2026, che apre anche a tante proposte
turistiche sui battelli. Era ora.
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