Il successo
internazionale di Torino continua e stavolta tocca la Francia. Su Télérama,
sito web di cultura e tv, c'è una rubrica,
Weekend, che propone un articolo sulle località da non perdere nel
2017, a seconda dei propri interessi: ai curiosi viene proposta
Tirana, agli innamorati Paphos, agli avanguardisti Cassel, agli
edonisti Bordeaux, ecc. Per i palati fini c'è Torino, unica città
italiana finita in questa lista francese e molto francesizzante (sono
poche le località proposte al di fuori dei patri confini della
République).
Perché Torino è la città da non perdere nel 2017 se si apprezza la buona tavola? Con una bella fotografia della Mole Antonelliana al tramonto, con le Alpi sullo sfondo e i tetti mansardati di gusto vagamente parigino, Telerama ci spiega che Torino "non contenta di possedere uno dei più bei Musei del Cinema e la seconda collezione d'egittologia al mondo, adesso, sede del movimento Slow Food, si propone anche come paradiso dei gourmets". E racconta che "il molto barocco capoluogo piemontese abbonda in ogni angolo di specialità gastronomiche". Qualche esempio? "Il tartufo bianco d'Alba dal profumo inebriante, il vitello tonnato, il cioccolato gianduia a base di nocciole tostate, il panettone, il tutto innaffiato dal Barolo o dal Barbaresco, squisiti vini locali".
Un'altra carta per conquistare i turisti, dunque, l'enogastronomia!
Perché Torino è la città da non perdere nel 2017 se si apprezza la buona tavola? Con una bella fotografia della Mole Antonelliana al tramonto, con le Alpi sullo sfondo e i tetti mansardati di gusto vagamente parigino, Telerama ci spiega che Torino "non contenta di possedere uno dei più bei Musei del Cinema e la seconda collezione d'egittologia al mondo, adesso, sede del movimento Slow Food, si propone anche come paradiso dei gourmets". E racconta che "il molto barocco capoluogo piemontese abbonda in ogni angolo di specialità gastronomiche". Qualche esempio? "Il tartufo bianco d'Alba dal profumo inebriante, il vitello tonnato, il cioccolato gianduia a base di nocciole tostate, il panettone, il tutto innaffiato dal Barolo o dal Barbaresco, squisiti vini locali".
Un'altra carta per conquistare i turisti, dunque, l'enogastronomia!
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