Cosa succede se l'arte cinese incontra
il barocco torinese? Una risposta possibile arriva dal cortile del
Rettorato dell'Università di Torino (via Verdi 8, ma ingresso anche da via Po 15) dove, fino al 30 marzo 2018,
c'è Urban Colors and Xi'an Warriors dell'artista cinese Zhang Hongmei. È
un'installazione d'arte contemporanea curata da Vincenzo Sanfo del
Diffusione Italia International Group, con la collaborazione
dell'Istituto Confucio dell'Università di Torino e dello Shandong
Provincial Department of Culture, che ho scoperto per caso. Ero in
via Po, era tanto tempo che non entravo nel cortile, uno dei più
belli della Torino barocca, e sono entrata.
Mi sono trovata davanti le colonne del portico e del loggiato decorate da fasce dai colori vivacissimi e, nel cortile, decine di busti dai tratti cinesi, ispirati ai guerrieri di terracotta di Xi'an e anche loro illuminati da colori accesi. Un'associazione curiosa e suggestiva, nel cuore della città barocca, che ha l'obiettivo di "dare una nuova lettura a questo luogo attraverso l'inserimento di elementi colorati desunti dalla tradizione cinese. Il gusto decorativo cinese si inserisce così nella cornice di un luogo dalla grande tradizione sabauda, restituendo un senso di pacata riflessione su come la presenza del colore possa offrire una rinnovata lettura del luogo".
Non so se siano riletture possibili, ma l'incontro tra i guerrieri di Xi'an, i colori intensi cinesi e la sobrietà torinese ha elementi di fascino che meritano la visita. Se passate per via Po o per via Verdi, sbirciate nel Cortile dell'Università.
Mi sono trovata davanti le colonne del portico e del loggiato decorate da fasce dai colori vivacissimi e, nel cortile, decine di busti dai tratti cinesi, ispirati ai guerrieri di terracotta di Xi'an e anche loro illuminati da colori accesi. Un'associazione curiosa e suggestiva, nel cuore della città barocca, che ha l'obiettivo di "dare una nuova lettura a questo luogo attraverso l'inserimento di elementi colorati desunti dalla tradizione cinese. Il gusto decorativo cinese si inserisce così nella cornice di un luogo dalla grande tradizione sabauda, restituendo un senso di pacata riflessione su come la presenza del colore possa offrire una rinnovata lettura del luogo".
Non so se siano riletture possibili, ma l'incontro tra i guerrieri di Xi'an, i colori intensi cinesi e la sobrietà torinese ha elementi di fascino che meritano la visita. Se passate per via Po o per via Verdi, sbirciate nel Cortile dell'Università.
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