Se siete passati in questi giorni nei
Giardini Lamarmora, affacciati su via Cernaia, avrete notato una
nuova scultura di Rodolfo Marasciuolo, il giardiniere poeta del
Comune di Torino, che arricchisce i giardini con opere realizzate con
materiale riciclato. Tutto era iniziato con una prima scultura, che
ritraeva un uomo seduto in panchina, in attesa della sua bella; poi
c'erano stati i due insieme su una bicicletta, con un gatto curioso
nel cestino; e infine avevamo visto il loro profilo affacciato alla
finestra, di una casa forse comune. E adesso questa nuova scultura,
una lei del primo Novecento, che innaffia le aiuole, attenta a
ripararsi dal sole con un prezioso ombrellino di pizzo. Anche lei realizzata con
materiali di recupero, a testimoniare le capacità poetiche di
Marasciuolo e la creatività dei giardinieri del Comune, che parte da
lontano.
"I giardinieri del Comune di Torino sono da sempre particolarmente abili nel riutilizzare tutto quanto è disponibile per inventare arredi e composizioni, sia per gli ambienti esterni che per gli uffici che per mostre e manifestazioni. Così, una panchina storica, ma fatiscente, viene rimessa a nuovo, pezzi di ferro o lamiera arrugginiti, ripuliti e lavorati, acquistano una nuova forma, un cestino portarifiuti vandalizzato diventa contenitore per vasi, un palo dell'illuminazione pubblica e dissuasori in ferro danneggiati possono acquistare nuove forme. Ugualmente, frammenti di corteccia sono un ottimo rivestimento per vari tipi di arredi, il tronco di piante abbattute viene scolpito a mano per acquistare forme diverse da posizionare ad hoc nell'ambito di un arredo di pregio. Tali trasformazioni avvengono grazie all'abilità di giardinieri ricchi di fantasia, supportati da falegnami e fabbri del Servizio Verde Gestione che, di volta in volta, in base alle diverse esigenze, inventano e costruiscono opere di valore estetico, fatte per durare, che racchiudono una professionalità storica, risalente al 1870 con la costituzione della prima Giardineria comunale" racconta il comunicato stampa.
Se passate nei giardini Lamarmora, non dimenticatevi di salutare la bella madamina che ha cura delle proprie piante!
"I giardinieri del Comune di Torino sono da sempre particolarmente abili nel riutilizzare tutto quanto è disponibile per inventare arredi e composizioni, sia per gli ambienti esterni che per gli uffici che per mostre e manifestazioni. Così, una panchina storica, ma fatiscente, viene rimessa a nuovo, pezzi di ferro o lamiera arrugginiti, ripuliti e lavorati, acquistano una nuova forma, un cestino portarifiuti vandalizzato diventa contenitore per vasi, un palo dell'illuminazione pubblica e dissuasori in ferro danneggiati possono acquistare nuove forme. Ugualmente, frammenti di corteccia sono un ottimo rivestimento per vari tipi di arredi, il tronco di piante abbattute viene scolpito a mano per acquistare forme diverse da posizionare ad hoc nell'ambito di un arredo di pregio. Tali trasformazioni avvengono grazie all'abilità di giardinieri ricchi di fantasia, supportati da falegnami e fabbri del Servizio Verde Gestione che, di volta in volta, in base alle diverse esigenze, inventano e costruiscono opere di valore estetico, fatte per durare, che racchiudono una professionalità storica, risalente al 1870 con la costituzione della prima Giardineria comunale" racconta il comunicato stampa.
Se passate nei giardini Lamarmora, non dimenticatevi di salutare la bella madamina che ha cura delle proprie piante!
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