Qualche giorno fa sono stata invitata a
Zona Franca dell'Atelier Beaumont, ovvero lo spazio pensato da Paola
Benedetta Cerruti per le donne che vogliono coccolarsi provando i
suoi vestiti e scoprendo la magia degli abiti di qualità, su misura.
Un'esperienza davvero emozionante e divertente, che alla fine ha
lasciato anche una buona dose di autostima. Paola ha ragione: i
vestiti non vanno guardati in foto o sui manichini, vanno provati. È
solamente quando si indossano che si capisce quanto stiano bene e
quanto siano adatti a noi. Così, guidata da Paola, che con gli
spilli adeguava velocemente le sue creazioni al mio corpo, e dalla
sua deliziosa madre, che ha assistito alla mia Zona Franca e mi ha proposto diversi vestiti, ho provato abiti da cocktail,
gonne di tulle, tubini, cappotti, gonne lunghe dalle fantasie
coloratissime, fino ai vestiti del mio cuore, uno in shantung verde e
due da sera in velluto nero, per sentirsi principessa per una notte.
Tante le cose belle che ho imparato.
La prima: tutto è possibile
quando c'è una sarta creativa che ti segue, aggiusta le cose al tuo
corpo, ha l'occhio per valorizzare i tuoi pregi e nascondere i tuoi
difetti. Guardandosi allo specchio, con vestiti su misura, ci si
sente mano a mano più sicure e persino più belle. Mi è capitato
sin dal primo vestito, che Paola ha chiamato
Regina degli scacchi, un
classico tubino nero in cady di viscosa, con un colletto bebè in
shantung di seta avorio, che accompagna le curve femminili,
sottolineandole. Poi sono venuti un delizioso tubino bianco, con
trasparenze sensuali, che però io ho immaginato, chissà perché, come vestito da
sposa corto, per una cerimonia informale. Il cappotto rosso dagli
ampi rever è stato una delle mie passioni, ho un debole per il
rosso e questo cappotto in pura lana, con i rever che permettono di
dargli almeno tre letture, mi è rimasto nel cuore.

Così come ho
molto amato le gonne, in particolare una gonna nera di organza
goffrata, che faceva sentire un po' ballerina e un po' principessa. O
la gonna in organza di seta colorata, per me lunghissima, ma perfetta
per una notte d'estate e per le ragazze che non temono le trasparenze
(e vi assicuro che dopo aver iniziato a provare gli abiti
dell'Atelier non avrete timore né di trasparenze né di scollature
audaci... io amo entrambe, per cui per me è stato piuttosto facile,
lo ammetto). La cosa bella di Zona Franca è infatti la sicurezza in
se stesse che mano a mano regala: non sarà che i vestiti su misura
servano anche a questo, a sentirsi più sicure di sé? Quello che è
certo è che insegna anche ad apprezzare la qualità dei tessuti:
toccavo le gonne che provavo e sentivo le stoffe morbide, lisce,
eleganti. Belle sensazioni, che aiutano a capire perché questi capi
costano di più (e indossandoli si capisce anche che vale la pena
quel di più che costano).

E arriviamo alla mia parte preferita,
ovvero i vestiti da sera, che avevo visto in un giro dell'Atelier e che però non pensavo che Paola mi avrebbe fatto
provare. Invece. Il vestito in shantung verde, con disegno fatto a
mano da un'artista è prezioso ed elegante per una bella serata
estiva, magari davanti al mare; le linee sono quelle che piacciono a
me, semplici, pulite, che scivolano via. Non saprei scegliere il mio
prediletto tra i due vestiti di velluto nero, uno con grandi fiocchi
disegnati, l'altro con preziosi ricami che regalano riflessi
argentati (della stessa stoffa un cappotto fascinosissimo, ormai
esaurito); ogni ragazza si meriterebbe una vita sociale che permetta
di indossarli almeno una volta nella vita e sentirsi un po' modella e
un po' principessa (appartenenti a collezioni precedenti, costano il
50% in meno, intorno ai 480 euro). E poi l'emozione grande di
indossare un vestito da 1200 euro, che li vale tutti: si chiama
Abissi, è in raso di seta lilla e chiffon di seta, con sfumature
ottanio e rilievi ramage in polvere di vetro verde acqua; elegante
come pochi, leggero, morbido, femminile; fa capire il senso dei
tessuti preziosi, fa sentire donne e sicure, si immagina l'occasione
in cui indossarlo, in qualche cerimonia all'aperto, con questa gonna
che segue leggera ogni movimento.
Il pomeriggio è volato con tanti bei
vestiti, accompagnati da conversazioni femminili, suggerimenti,
risate, fotografie, luci, biscotti e passati di frutta dal sapore
estivo. E io mi sono divertita, scoprendo quanto il su misura sappia
valorizzare ogni corpo, quanto i tessuti di qualità facciano la
differenza e quanto ogni donna possa sentirsi bellissima, con i
vestiti adeguati.
Zona Franca continuerà per tutto giugno:
regalatevelo, per le coccole che riceverete, i consigli di Paola, il
gusto di scoprire
Ten, la collezione per i dieci anni dell'Atelier
Beaumont, con gonne e giacchine facilmente abbinabili per soluzioni
sempre diverse, siano casual o chic, l'emozione di essere un po'
principessa e un po' modella per un pomeriggio.
Grazie a Paola Benedetta Cerruti per le fotografie: non solo stilista, ma anche fotografa!
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